venerdì 21 maggio 2010

INTEGRATION

Stamattina mi trovavo in Questura per il disbrigo delle pratiche inerenti al rilascio del passaporto.
Pensavo che mi sarei trovata davanti la solita coda chilometrica, invece fortunatamente, avevo davanti "solo" quattro persone.
In attesa del mio turno mi sono seduta ed ho cominciato a guardarmi intorno.
Gli sportelli aperti erano cinque, uno solo però si occupava di passaporti, rilascio documenti generici - gli altri quattro sportelli erano interamente dedicati al rinnovo, rilascio, regolarizzazione di documenti per gli immigrati....
Spostando lo sguardo effettivamente, si poteva notare un gran numero di persone con fattezze non propriamente indoeuropee, attendere il proprio turno.
Chi seduto, chi in piedi, chi con carrozzina e bambini al seguito, chi solo, chi in compagnia - tutti con occhi e orecchie ben aperti verso il tabellone luminoso che continuava lampeggiando lentamente, a scandire numeri....
Già...questo tabellone elargiva semplici numeri in sequenza, uno dopo l'altro...niente di complicato...
Ma ad ogni suo trillo, vedevo qualcuno lanciarsi velocemente verso lo sportello spettante...quasi fosse una gara contro il tempo, questione di vita o di morte...
A pensarci bene per tutte quelle persone là presenti, la conquista del proprio turno significa la conquista o la perdita di qualcosa di molto importante.
Un permesso di soggiorno rilasciato, uno invece respinto, una cittadinanza concordata, contro una negata...
Sogni, speranze, delusioni che si intrecciano all'ombra di un tabellone luminoso...

Questa mattina mentre aspettavo il mio turno, mi sono ritrovata a fare il tifo per ognuno di loro, osservandoli mentre si avviavano verso il bancone e augurandogli buona fortuna!!!


Hasta luego

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