martedì 28 agosto 2012

Sulla strada di casa...

Sono bastati quattro giorni per renderci conto che una vita sociale intensa non è più cosa per noi.
Questa breve vacanza è servita a capire che uscire tutte le sere, fare le ore piccole, strapazzarsi in spiaggia durante il giorno, gestire i ritmi naneschi...No, non ce la possiamo fare!!
Per stanchezza fisica decliniamo l'invito ad una grigliata sulla spiaggia prevista per quella sera e ripartiamo nel primo pomeriggio di venerdì.

Come al solito i bagagli fanno parrecchia fatica a chiudersi e pesano molto più che all'andata, ma grazie ad anni e anni di allenamento a Tetris, riusciamo a far stare tutto.
Il Dio delle autostrade, Sant'Anas (lontano parente del famoso chitarrista), ci pone in stato di grazia condendoci un viaggio tutto sommato tranquillo.

Fuori, alle cinque del pomeriggio, ci sono 39° ma noi, incuranti della gola che gratta, riusciamo ad ottenere una  temperatura accettabile all'interno dell'auto, grazie  ad una dose massiccia di aria condizionata.
Un caloroso ringraziamento va all'inventore di tale marchingegno e, soprattutto, le mie scuse per anni e anni passati a maledirlo e a curarmi i mal di gola.
Il nano dorme  ben tre ore su sei di viaggio.

Di questa visita a Savona ci restano: un sacco di bei ricordi, un kg di foccia ligure che nuota nell'olio portata fino a casa, tonnellate di sabbia dentro ogni cosa, una timida parvenza di abbronzatura (almeno nel mio caso) e parecchie ore di sonno da recuperare...ma per quelle facciamo conto unico con quelle mancanti dell'ultimo anno.

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