lunedì 8 novembre 2010

Munch

Di Munch sapevo quel poco che avevo studiato a scuola durante le ore di storia dell'arte.
Fondamentalmente l'ho sempre considerato un artista depresso o giù di lì, anche perchè vorrei vedere voi a vivere in quelle fredde lande nordiche...
E invece....
E invece la visita di sabato a Villa Manin, alla mostra dedicata a lui ed i suoi conterranei colleghi, mi è piaciuta un sacco!
Per carità non è come andare a vedere i quadri di Van Gogh o Picasso, ma devo dire che questa pittura nordica ha un suo fascino tutto particolare.
Suddivisa per Nazioni, la mostra espone al suo interno opere di artisti Danesi, Finlandesi, Svedesi, Norvegesi, ed infine, le ultime sale sono dedicate a lui: Edvard Munch.
Dei colleghi di Munch, le opere che mi hanno colpito di più, sono state quelle in cui viene sottolineato il rapporto fra l'uomo e la Natura perchè, il modo di rappresentarlo di questi artisti, è veramente spettacolare!!
Il gioco di luci e ombre, le grandi cascate, gli immensi prati, le sfumature di colore sulle fronde degli alberi...veramente sublime!

Alcuni dipinti invece mi hanno addirittura inquietata, soprattutto quelle opere che tentavano di trasmettere la sconvelgente tristezza che scaturisce dalla solitudine...
I volti cupi, le luci soffuse, la trasposizione su tela delle lunghe e fredde giornate invernali, mi hanno lasciato un vago senso... di inquietudine appunto.

Di Munch sono esposte 35 opere, il famigerato Urlo non è presente, ma ce ne sono altre di altrettanto valore e bellezza.
Leggendo la sua biografia ho scoperto un sacco di cose che non sapevo su questo eccentrico artista, cose che però, mi hanno fatto capire almeno in parte il significato di quei tratti a matita, di quegli schizzi così tormentati!

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