lunedì 24 dicembre 2012

Il Grinch

Prima di immergermi nel tuor de force dei pranzi natalizi, approfitto di cinque minuti liberi per fare gli auguri di Natale a tutti voi pochi ma buonissimi lettori di questo piccolo blog.

Lo sò, ci avevano fatto credere che per quest'anno l'avremmo passata liscia grazie alla profezia di un popolo vissuto migliaia di anni fa, e invece niente: anche quest'anno arriverà il 25 Dicembre con tutti i suoi pro e i suoi contro.

Personalmente sono molto stanca, merito dell'ultimo mese lavorativo e non mi sento molto in spirito natalizio.
Non sopporto le persone che pascolano per città con aria persa guardando le vetrine, in cerca di qualcosa che sia bello, utile e possibilmente costi poco. Vi avviso che tale articolo non esiste.

Non sopporto la calca nei supermercati stile "assalto alla diligenza" alla ricerca del pandoro perduto.
E provo una certa compassione per tutti i commessi/commercianti che lavorano fino alle 20 della Vigilia per offrire un servizio ai ritardatari dell'ultima ora. D'accordo, li pagano (si spera), ma vi assicuro per esperienza personale che non è sempre piacevole.

Sono negata per i regali di Natale. Non li sò fare.
Anzi, trovo dannoso sentirsi costretti a regalare qualcosa a qualcuno solo perchè è Natale. Tradizione che poi si trasforma puntualmente nella sagra delle inutilità, salvo rare eccezioni.

Ma forse è solo colpa di questa giornata passata in giro per negozi a comprare le cose che mi servivano ad organizzare i vari pranzi parentali. Ad un certo punto, più che la lista della spesa, sembrava l'elenco delle stazioni della via Crucis.

Ma a Voi miei cari, preziosissimi e affezionati lettori, auguro veramente un buonissimo Natale di cuore!

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