lunedì 12 novembre 2012

Revolutionary road

Mi pare di aver capito che, l'unico modo per sopravvivere a questa crisi che sembra interminabile, è reinventarsi.
Reinventarsi un lavoro, reinventarsi la propria vita, reinventarsi i propri hobbies.

La scorsa settimana ho avuto l'ennesimo incontro sul posto di lavoro con la dirigenza. Nessuna buona notizia, anzi, solo orizzonti  dai contorni molto sfocati o addirittura tendenti al nero.
Trovare un altro lavoro è molto difficile al momento, almeno per me. Avere una bimba piccola da gestire ed essere sposata fa di te il candidato ideale per la comunissima prassi del "Va bene, le faremo sapere ".
Sarebbe meglio ribattezzarla in "Va bene. Grazie di essere venuta (ma anche no), non ci interessi minimamente. E togliti quel mezzo sorriso dalla faccia che tanto avevamo  deciso che non eri adatta prima ancora di cominciare il colloquio".
Ecco io di momenti così ne ho passati più di uno ultimamente.

Quindi visto che il prossimo anno, lavorativamente parlando, rischia di essere esattamente come quello che si avvia al termine, ho deciso che mi iscriverò a due corsi su due cose che non pensavo potessero interessarmi o servirmi.

Il primo corso non dovrebbe essere a pagamento, ma sovvenzionato da qualche organo statale/regionale/provinciale e mi serve per ampliare le conoscenze riguardo una mansione del mio "precedente" (al momento ancora attuale) lavoro.
Mansione affibbiatami per caso ai bei tempi, che ho portato avanti abbastanza bene senza sapere esattamente come funzionassero le cose. Adesso ho deciso di imparare seriamente come si fa, e poi chissà che non salti fuori qualcosa di buono a riguardo, magari da qualche altra parte.

Il secondo corso invece è a pagamento. Non sò neanche se quello che andrò a fare mi piacerà veramente ma dicono che, al momento, ci sia parecchia richiesta.
Io ci provo, prometto che mi ci impegno pure e poi staremo a vedere.

E poi qualcuno diceva chi vivrà vedrà....


4 commenti:

  1. Ci vuole davvero una rivoluzione. Occorre cambiare anche il dizionario, cancellare datore di lavoro, sostituirlo con creatore di lavoro. Dobbiamo pensarci da sole, trovare la soluzione, metterci al servizio di qualche reale bisogno, esaudirlo, in molti casi il web 2.0 aiuta, stimola la fantasia. Ma abbandoniamo parole che non si useranno più e guardiamo al futuro. Bel post, amica mia !

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  2. Giorgia grazie!!
    Sono dell'idea che comunque vadano le cose, imparare qualcosa di nuovo o ampliare le proprie conoscenze non sia mai una perdita di tempo.
    E poi da queste parti dicono che lavoro ci sarà che noi non ci saremo...quindi prima o poi qualcosa di buono salterà fuori.

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  3. Mi spiace, che brutta situazione! Spero si risolva presto, o che almeno questi corsi ti diano soddisfazione e che possano aprire qualche nuova strada!

    Simone

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  4. Simone: I corsi soddisfazione me ne daranno comunque. Almeno avrò imparato qualcosa di nuovo. Ho fatto un sacco di corsi fin ora: musica, lingue, croce rossa etc e tutti mi sono stati utili ma, fin ora, nessuno remunerativo. Speriamo che questa sia la volta buona.

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