Stamattina mi sveglio alle sei, allatto la belva praticamente ancora con gli occhi chiusi, combatto contro la forza di gravità che mi tiene ancorata sotto le lenzuola e mi alzo.
Cambio stanza per non svegliare nana e dolce metà, quindi apro la finestra per vedere che tempo fa....
Il termometro segna tre gradi...bora e pioggia...fa schifo ma non troppo.
Il vento non soffia 130 km/h come nelle due settimane precedenti, quindi considero l'aria di oggi come una lieve brezza marina.
Come mi vesto??
Lavoro in mezzo al Carso di conseguenza ci sono almeno due/tre gradi di temperatura in meno rispetto alla città, ma fra poco è primavera e sono stufa di mettermi pedule ai piedi e collant sotto i pantaloni!!
Ho girato per giorni bardata come l'omino Michelin e non è sceso un fiocco di neve, solo un freddo cane!!
Però i collant sotto i pantaloni me li tengo....non si sà mai....
Entro nella stanza dove tengo in ordine molto sparso: le scarpe, il fasciatoio della nana, la cassettiera con i vestiti della nana, le bottiglie d'acqua, i detersivi e tutta una serie di altre cose.
Entro e dò un'occhiata a cosa propone il panorama della calzatura (in verità ho pochissime scarpe e le conosco a memoria) per oggi le possibiltà sono tre:
- Pedula da montagna super imbottita che dopo DUE ore che le indossi i piedi si spalmano da soli le essenze al pino perchè stanno facendo la sauna...pensate dopo OTTO ore che le hai addosso!!!!
- Stivaletto Timberland, caro ricordo del periodo in cui lavoravo per la famosa quercia arancione in un centro commerciale, che però non è imbottito. Risultato? Congeli.
- Classica scarpa da ginnastica comoda, leggera e abbastanza calda...
Come dicevo è quasi primavera e di vestirmi come se andassi in Alaska sono stufa!
Quindi cosa pensate che mi sia infilata ai piedi stamattina???
NO...non sono uscita in ciabatte! NO....neanche in infradito!
Scelgo le scarpe da ginnastica come prevedibile...forse troppo prevedibile.
Esco di casa e salgo sul primo bus dando un'occhiata a cosa si sono messi ai piedi gli altri, tanto per star tranquilla. Scarpe da ginnastica o mocassini...ok la mia scelta sembra azzaccata.
Salgo sul secondo bus, intanto continua a piovere e tirar vento, si cominciano a vedere le prime scarpe pesanti, qualcuno ha addirittura il ricambio..oh..oh..
Si vocifera di possibili deboli nevicate sull'altipiano. Comincio a preoccuparmi, speriamo di ricordarci come si fa a pattinare sul ghiaccio, intanto le pedule si moltiplicano all'interno dell'abitacolo e i finestrini si appannano sempre più.
Arriviamo sull'altipiano e un tizio esclama: "NOOOO!! Ma io vado a casa! come faccio a tornare in città oggi pomeriggio se continua così??"
Mi volto atterrita e vedo dal lembo pulito di un finestrino...UNA BUFERA DI NEVE!!!
Sì. Neve a palate che scende vorticosamente accompagnata da un vento freddo. Guardo sconsolata le mie scarpe, mi fanno quasi tenerezza ancora ignare di cosa andranno ad affrontare...
Il bus si ferma. Scendo per ultima giusto per capire quanto si scivola dai commenti di chi mi precede. Pare si scivoli parecchio.
Tiro su il cappuccio del giaccone, caccio le mani in tasca e mi avvio nella tormenta sperando di non farmi troppo male...
Nessun commento:
Posta un commento