Ecco, il binomio sopra riportato, con me non ha mai funzionato!! (..ho fatto pure la rima!!)
Non tanto per la pratica dello sport in sè, quanto per il rispetto delle regole...l'anarchia sembra essere l'unica strada da me percorribile.
Non ho mai praticato sport a livello serio perchè ho sempre odiato qualsiasi tipo di divisa, e soprattutto, odiavo il fatto di dover rendere conto delle mie azioni, ad individui di cui IO non riconoscevo l'autorità...
Ci sono invece molte persone che vivono per queste cose.
Tutte motivatissime, tutte entusiaste della squadra o società che rappresentano indossando la propria divisa, tutte immolate a sacri principi dello sport...
Lodevole, davvero lodevole...
Ma....perchè poi sul campo, nel 75% dei casi, si trasformano in delle vere e proprie belve????????
Tanto gentili e accomodanti se presi al di fuori del contesto agonistico, tanto inferociti, incattiviti e a volte maleducati durante il gioco...
Gente che sbraita, persone che si insutano a vicenda per una palla dentro o una palla fuori, allenatori con occhi fuori dalle orbite e giugolare ben in vista...
Ma non dovrebbe essere solo un gioco????
Per non parlare poi dello sport praticato dai bambini...per la soddisfazione personale dei genitori...
In questo caso ho assistito a scene ben peggiori del "semplice" insulto reciproco!!
La frustrazione che i genitore riescono a sfogare mentre il proprio pargolo rincorre una palla, raggiunge tal volta, picchi veramente elevati...
Come risultato a tutto questo pathos, si hanno le seguenti scene:
1. Nano che se la prende con un avversario incitato dal proprio padre, che nel frattempo, "discute" con il padre del nano avversario - ingaggiando con quest'ultimo - un infantilissimo confronto su chi ha il pargolo più bravo...
2. Nano colto da crisi di pianto (o isterica a seconda del soggetto) nel bel mezzo di una partita per un tiro sbagliato...
3. Genitore ansiogeno che continua a deambulare selvaggiamente per il campo da gioco, cercando di dare saggi consigli al figlio...puntualmente allontanato dall'allenatore di turno...
4. Arbitro subissato dagli insulti da entrambe le compagini...questo sembra essere l'unico punto in comune...
Insomma, ma in tutto questo sbraitare, urlare, incitare, consigliare...dov'è finito lo sport??
Quello fatto tanto per divertirsi, per passare qualche ora assieme, senza divise e senza ruoli precisi????
Mah...avete qualche idea???
Hasta luego