lunedì 20 gennaio 2014

VENERDI' 17 A POSTERIORI

Ovvero 40 minuti di pura follia.

Ore 14.10

Ho venti minuti prima di dover uscire per andare al lavoro.
Venti minuti sono più che sufficienti per farsi una doccia al volo, comprensiva di passata di phon, tanto per non uscire con i capelli grondanti e con il raffreddore che ti guarda dall'alto e ride.

Ore 14.20 

Esco dalla doccia e mi accorgo che ho chiuso male la tenda.
Come arrivo a questa perspicace conclusione?
Semplice, il bagno è completamente allagato!
L'acqua è passata anche sotto la porta chiusa inondando parte del corridoio.
Grandioso!
Recupero un accappatoio e guado lo stagno sottostante in cerca del mocio.

Ore 14.30

Secondo la tabella di marcia dovrei essere sulla porta pronta ad uscire.
Invece sono in accappatoio, con i capelli slavazzati, che cerco di raccogliere l'acqua sparsa un pò ovunque.
Ovviamente, quando ormai il grosso del lavoro sembra essere fatto, il secchio del mocio si sbilancia e metà del contenuto torna dove era prima.

Ore 14.35

Ho asciugato alla meno peggio bagno e corridoio.
Devo ancora vestirmi e asciugarmi i capelli. Sono in ritardo ma non troppo...ancora.
Prendo il phon pensando di darmi una passata veloce ai capelli ma, i capelli appunto, si impigliano nella ventola del maledetto arnese!
Si incastrano talmente bene che non riesco in nessun modo a  sfilarli senza doverli tagliare.
Pazienza, tanto sono così lunghi e rovinati che nessuno se ne accorgerà.

Ore 14.40

Mi sono vestita e, mentre sono in bagno a piedi nudi che tento di rendermi presentabile, la cesta per la roba sporca cade esattamente sul mio malleolo.
Soffoco le imprecazioni.

Ore 14.45

Adesso sono in ritardo terribile.
Esco di casa con la consapevolezza che, se va avanti così, nel tragitto casa-ufficio potrei essere investita da un'ambulanza o qualcosa di simile...ma per fortuna è venerdì!






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