sabato 21 settembre 2013

Il "meraviglioso" mondo di Ilaria - XXXVIII puntata

COME POSSO STARE PIU' DI UN'ORA SENZA TE......


Da un paio di settimane al nano è stato tolto il ciuccio di bocca.
La cosa è andata un pò per gradi, ma la molla scatenante che ha quasi del tutto eliminato l'oggetto assicura-lavoro-ai-dentisti, è stata la seguente frase:
"Nano è ora di togliere questo coso. Guarda Peppa. Peppa l'hai mai vista con il ciuccio?! No. E allora perchè tu lo usi ancora?"
Il nano ci ha dovuto ragionare sopra, ha fatto un pò di storie ma poi, almeno durante il giorno, ha deciso di deporre l'ascia di guerra.

Noi da bravi genitori siamo stati molto soddisfatti del risultato ottenuto senza particolari scene di panico.
Racconti mitologici narrano di mamme disperate e bimbi inferociti per giorni, dopo la nefasta decisione di levare il ciuccio.
"Il nostro nano il ciuccio lo chiede solo per andare a dormire" cominciavamo a raccontare orgogliosi ad amici e conoscenti...

Alle otto e mezza di ieri sera telefona il nonno che l'ha avuta in custodia tutto il giorno, dicendo:
"Ehi ragazzi! Guardate che il ciuccio è rimasto qui da me. Non è un problema vero?!"
"Noooo tranquilloooo tanto ormai lo chiede pochissimo, e poi se proprio servisse, ne abbiamo altri due."

Quanta ingenuità.

Arrivata l'ora di coricarsi sembra tutto tranquillo, quando il nano chiede notizie del ciuccio le appioppiamo uno dei due di riserva. Lo sputa e ce lo restituisce.
"Questo vi sembra il mio ciuccio???? Ma a chi volete darla bere?!"
Proviamo con la seconda scelta.
Lo sputa. Lo butta per terra. Si mette ad ululare.
"Scusa nano, ma cosa cambia tra questi due e il tuo, ce lo spieghi per favore?"
"uuueeeee!! Intanto il colore è diverso. Cosa siete daltonici?? Non vedete che questo è verde e il mio è azzurro?? uuueeeeee!! E poi la forma e la consistenza sono completamente diversi!!!! Incompetenti! uuueeee!"
Dopo circa un'ora di favole, giochi, minacce, passeggiate su e giù per la casa, finalmente lei crolla e andiamo a dormire anche noi.

Ma nel cuore della notte un lamento ci trascina via a forza dai nostri sogni beati. 
Al suono di "Ciuccio!!!" saltiamo giù dal letto e ci prepariamo al secondo round.
Il secondo round è sempre più duro del primo. Non hai ancora smaltito le botte subite e ti tocca tornare sul ring per tentare di portare a casa il risultato.

Questa volta il nano è proprio arrabbiato. Continua a piagnuccolare sperando che questo convinca gli sprovveduti genitori a far materializzare davanti a lei l'agoniato oggetto. Quando si rende conto che la cosa non è proprio possibile, comincia a piangere disperatamente.
Solo che sono le tre di mattina e forse qualcuno potrebbe lamentarsi.

La portiamo a letto con noi.
"Mamma buio!"
Accendiamo la luce del comodino
Il nano comincia a far ginnastica e voler scendere.
Scende. Mi porta in soggiorno, si siede sul divano davanti alla tv, e se ne esce con: "Mamma, Peppa!"
"No. alle tre di mattina si dorme. Io torno a letto." Mi giro e la lascio là frignante.
Per calmarla il papà la prende in braccio e tenta di addormentarla, ci è quasi riuscito, quando il nano riapre gli occhi e ricomincia la solfa.

Alle quattro, cristi e madonne sono arrivati a quota di lancio e qualcuno si appresta già a librarsi in aria con il paracadute ma, fortunatamente, Ila decide che forse si può dormire anche senza ciuccio almeno per una notte.
Ce ne torniamo in camera nostra intontiti e assonnati, senza capire del tutto chi abbia sconfitto chi per k.o.




giovedì 12 settembre 2013

Il "meraviglioso" mondo di Ilaria - XXXVII puntata

Domenica pomeriggio.

Come succede sempre più spesso, ci ritroviamo in una località estera vicinissima a casa, a tentare di fiaccare le energie del nano.
Come?
La portiamo a vedere i cavalli e a farla sgambare....ehm correre su un prato attrezzato con giochi di vario tipo.
Dopo un'ora e mezza passata sullo scivolo, a giocare a palla, a tentare di socializzare con i cavalli di cui sopra, ce ne dobbiamo andare perché abbiamo un'appuntamento.
Ilaria non sembra granché stanca, in compenso è parecchio sporca.
Decidiamo di darle una veloce passata a colpi di salviette, tanto per far tornare la faccia di un colore simile al rosa, e torniamo in città.

Arriviamo prima del previsto nel luogo dell'appuntamento. Bisogna aspettare. 
La nana, per ingannare il tempo, decide che il 2016 si stà avvicinando velocemente, quindi è meglio cominciare ad allenarsi per le Olimpiadi brasiliane.
Specialità: Triathlon.

Prende subito possesso del colonnato di un edificio là vicino e comincia ad arrampicarcisi.
Poi passa ai 50 metri piani: dal colonnato, alla fontana che si trova in mezzo alla piazza.
E, infine, una bella sessione di allenamento per la resistenza: girare svariate e svariate e svaria...(ok avete capito quante) volte intorno alla stessa.

Io e il papà ci sistemiamo ai lati  opposti della fontana in modo da non perderla di vista, solo che, ad un certo punto, la nana cambia traiettoria puntando dritto alla vetrina di un negozio esattamente di fronte a noi.
Io e la dolce metà ci guardiamo, aspettando reciprocamente dall'altro una frase del tipo "Lascia vado io".
Silenzio tombale.

Il nano intanto si stà avvicinando a grandi passi alla vetrina.
Altro sguardo indagatore fra me e il consorte...e finalmente si ode una voce!
E' lui!
che dice: "E' nella tua metà."

Comincio a correre ma scoppio a ridere.


martedì 3 settembre 2013

Tirocinio - Lezione II

A grande richiesta (o meglio di un paio di persone) stasera pensavo di esporre la seconda lezione degli errori che io ho fatto, e sarebbe meglio che gli altri non facessero, se hanno a che fare con un neonato/minorenne/nano da giardino con capacità di deambulare autonomamente.

No perchè, in alternativa, potrei parlarvi delle mie vacanze.
Ma non sia mai che vi annoi raccontandovi di un viaggio con due amici nella Croazia più profonda.
Cominciata presentandoci nella casa che ci doveva ospitare sbagliata, illudendoci di disporre del wi-fi, scoprendo che non era assolutamente contemplata come possibilità.
Ma a noi che ci frega del wi-fi?
Siamo in mezzo al nulla cosmico croato, ma ci abbiamo la wii per le sere in cui non ci passa una mazza e disponiamo ancora di un briciolo di energia, nonostante le lunghe ore di camminata all'interno del parco naturale del luogo.
Ehmmm....Ragazzi? Non abbiamo la wii. Ci manca un cavo di collegamento alla tv.
Ah. Beh, almeno abbiamo la tv. 
Che prende solo interessantissimi programmi della tv tedesca.
Ok. Abbiamo le carte vero?
Sì. quelle le abbiamo.
Però vi assicuro che il parco era veramente fighissimo.

Comunque, sono qui per un altro motivo. La lezione numero due.
La lezione numero due è la seguente: Se lui/lei dorme TU  dormi.
E' mezzogiorno? e chi se ne frega!
Molla  lui/lei nel letto e dormi anche tu. Perchè non sai fra quanto e se si riaddormenterà!
Ovvio? Forse. Ma non per tutti.
La sottoscritta per esempio, quando la nana si assopiva, cominciava a sistemare casa.  Poi la nana si risvegliava dopo poco, io non avevo dormito e la casa faceva schifo esattamente come prima.
Risultato: la iena era bella fresca e pronta per altre quattro/cinque ore in piena, io non sapevo neanche come mi chiamavo.
Provare per credere.