giovedì 27 giugno 2013

Mamma Disastro


Lo so che genitori non si nasce e si impara tutto strada facendo.
Che è normale sentirsi "criticati" (soprattutto all'inizio) da chi ci è già passato, perchè tutti hanno il consiglio giusto da darti, a tutti le cose riescono inspiegabilmente meglio che a te, ma volte penso proprio di essere io quella strana...
 
Fra poco è il compleanno di mia figlia. Tutti si aspettano chissà quale festa con tanto di palloncini, torta e candeline. 
Io no.
Fosse per me sparirei un paio di giorni in un angolo sperduto della Terra per non farmi rintracciare da nessuno.
Perché?
Perché a me di festeggiare i compleanni non me ne è mai fregato granché, anzi di solito quel giorno sopporto male tutta quell’attenzione attorno a me.
E quando cerco di spiegare il mio punto di vista vengo sempre tacciata come quella che non gliene frega niente degli altri. Quella che fa sempre le scelte più impopolari.

Ma queste sono mie personalissime riflessioni, tant’è vero che il compleanno in questione non è neanche il mio!
Quindi adesso, giustamente, devo cominciare a pensare a cosa fare per il SUO di compleanno e la cosa mi mette una certa ansia.
Cosa faccio? Quando? Dove? Con chi?
Non ne ho la più pallida idea.
So preparare cene per un sacco di gente ma a feste di compleanno sono proprio messa male.

L’altro anno ero in piena fase trasloco e me la sono cavata con una torta (fatta dalla nonna), la presenza di tutti i nonni, gli zii, qualche palloncino, un paio di foto. Ma quest’anno ho il sospetto che non sarà così semplice e penso che con gli anni la cosa si complicherà!




martedì 25 giugno 2013

Il "meraviglioso" mondo di Ilaria - XXXV puntata



Stendere un telo da mare.

A trent’anni sembra un’azione semplice, banale, alla portata di qualsiasi primate dotato di pollice opponibile.
A due no.

A due anni parti convinta di farcela, hai visto farlo a mamma e papà con una certa facilità, pensi che sia una cosa alla tua portata.
Ti accaparri uno dei tanti asciugamani sparsi intorno a te, ti allontani di qualche passo tanto per non avere occhi indiscreti addosso, e cominci….

La prima cosa che noti è che il telo è parecchio più grande di quanto ti aspettassi.
Lo appoggi per terra, tanto per capire da che parte cominciare, ma ti si attorciglia intorno alle gambe e quasi ti fa cadere.

Ci riprovi.
Lo tiri su e ricominci, ma dopo poco ti ritrovi a girare su te stessa nell’estremo tentativo di domare l’irrequieto pezzo di stoffa.

Al terzo tentativo pensi di averci capito qualcosa, ma nonostante tutti i tuoi sforzi il maledetto continua a rimanere ammucchiato là davanti a te, cambiando posizione ad ogni tuo movimento, ma senza stendersi come fa quando lo prendono in mano mamma e papà.

Alzi lo sguardo sconfortata e noti che, nel frattempo, oltre a mamma e papà che ridacchiano osservandoti dai loro asciugamani, ci sono anche altre persone lì vicino che ti osservano con aria divertita.

Rinunci.
Magari la prossima volta andrà meglio, bisogna assolutamente migliorare la tecnica, questo ti è molto chiaro.
In fondo è un po’ come con le bolle di sapone.
Dopo ettolitri di sapone sparsi per terra, occhi arrossati, innumerevoli tentavi andati a vuoto, qualche leccata al bastoncino colorato da intingere nel liquido magico, adesso le bolle le sai fare da sola!!

C’è poco da fare la pratica rende perfetti.

martedì 18 giugno 2013

Nuove generazioni

PEPPA PIG

Peppa Pig è un cartone animato trasmesso su Rai YoYo quattro o cinque volte a giorno (di preciso non lo sò).

E' la storia di una famiglia di porcellini composta da papà, mamma, Peppa (insopportabile maialina saccente) e suo fratello minore George (mezzo stordito).
La serie riporta le vicende quotidiane di questa famiglia, attorniata da tutta una serie di altre famiglie più o meno come loro (cambia solo la razza animale che la compone).

Quindi abbiamo:
 Peppa all'asilo, dal dentista, Peppa malata, in vacanza, al parco, in biblioteca, sempre accompagnata dal fratellino più piccolo che tenta di istruire con i suoi saggi consigli.
Ma questa è solo la mia versione dei fatti.

Mia figlia invece l'adora.
Se glielo permettessi guarderebbe questi maialini con la faccia da pesce lesso tutto il giorno.
Sembra che anche gli altri bambini della sua età, o giù di lì, non abbiamo occhi che per questo cartone animato.
Adesso grazie a nonni, amici dei nonni, conoscenti vari abbiamo accumulato:
- la maglietta di Peppa Pig
- la maglietta di George
- la borsa porta oggetti di Peppa
- il cappellino di Peppa
 Neanche fosse la testimonial ufficiale...magari provo a chiedere alla Rai se la scritturano, vai tu a sapere...

 Ad ogni modo, miei cari autori di Peppa Pig, vorrei sottoporvi la seguente richiesta:
Potreste disegnare  questa fantasiosa famiglia in maniera un pò più attuale?
Perchè va bene sorbirsi ogni sera cinque episodi, ma fate in modo che almeno non sia tutto così improbabile!

Traduco: Non penso che dopo una giornata di lavoro tu sia così propenso e disponibile (con tanto di sorriso sulle labbra) ad ascoltare tua figlia che, oltre a voler avere sempre ragione, parla a raffica. E poi, com'è che la mamma ha sempre tempo per cucinare dolci, biscotti etc mentre io a malapena preparo pranzo e cena?

Chissà quali strani messaggi subbliminali trasmette questo cartone animato che noi adulti non riusciamo a decifrare...