venerdì 26 novembre 2010

Eventualmente varie...

Quando andavo a scuola, nelle fredde giornate invernali, la voglia di lasciare il tepore delle coperte era sempre ai minimi storici.
Ho passato più di qualche sera, ai tempi dell'elementari, a chiedere a Nostro Signore che il giorno dopo facesse nevicare...
La mia propensione al fancazzismo si denotava già all'epoca...
Ad ogni modo in città non nevicava quasi mai, invece sull'altipiano se nevicava veniva giù che dio la mandava. Tanto che alcuni miei compagni di classe se ne stavano a casa perchè bloccati dalla neve.
Tutto questo suscitava in me vera e propria invidia!
Adesso, che sull'altipiano ci lavoro, le prospttive sono decisamente cambiate.
Oggi, per esempio, nevica fitto fitto. Qua ci sono già dieci centimetri di neve, mentre in città nevischia...
Fra qualche ora dovrò addentrarmi nella bufera di neve sperando che passi qualche tram/bus e riesca a riportarmi giù in città. Non so sè e quando riuscirò a prendere un mezzo pubblico per tornare a casa, nella peggiore delle ipotesi dovrò sborsare la bellezza di 10/12€ a qualche taxi per tentare la traversata.
La neve sull'altipiano è decisamente scomoda, altro che invidia....

Cambiando discorso, hanno pubblicato la mia recensione sulla mostra di Munch all'interno di una rivista.
Ovviamente tutto gratis e in amicizia, ma il fatto che mi abbiamo chiesto di scrivere altre cose mi ha fatto piacere.

mercoledì 24 novembre 2010

Oggi lascio qui sopra non le mie parole ma quelle di un'altra persona.
Parole che condivido appieno e spero un giorno di poter far mie in qualche modo....

http://www.ninna.it/lets-fly-away/#more-3705

martedì 23 novembre 2010

Vieni via con me...

Per tutto quello che è stato detto ieri sera...GRAZIE!

Grazie a Renzo Piano ed al suo elenco del "Fare" in cui mi sono ritrovata. Grazie per la sua "teoria" per cui i giovani devono andarsene da qui, per poi ritornare, imparando a conoscere sè stessi e gli altri. E' esattamente quello che ho sempre pensato e sempre penserò, solo che detto da lui acquista una certa valenza. Quando sono io a dirlo puntalmente mi sento chiedere perchè ho tutta questa voglia di cambiare.

Grazie a Guzzanti per le sue battute sempre taglienti

Grazie a Davide Anzalone perchè mi ha fatto ridere, ma soprattutto mi ha fatto riflettere.

Grazie Zingaretti per aver letto il significativo elenco di Andrea Camilleri.

Grazie a Ilaria Cucchi per aver ricordato il fratello Stefano e a Luigi Marconi per aver riacceso una piccola luce sul probelma delle carceri in Italia.

Grazie al ministro Maroni perchè, benchè non condivida le sue idee, almeno ha avuto il coraggio di confrontarsi. Non molti sarebbero stati disposti a farlo.

Ma soprattuto Grazie ad Arun, che con il suo elenco delle cose che ha portato sulla gru su cui è poi rimasto quindici giorni, mi ha commossa.

Grazie a tutti, anche quelli che non ho menzionato. Forse un'Italia migliore è veramente possibile.

lunedì 22 novembre 2010

Cartoons...

E di cosa parliamo oggi?!
Dunque...potrei raccontarvi come ho passato la domenica appena trascorsa!
No, meglio di no. Visto che metà giornata l'ho passata con la testa dentro la tazza del cesso, a contemplare ogni possibile significato della parola "Nausea".
Sì, perchè è facile raccontare che le nausee sono solo mattutine. Sfatiamo una volta per tutte questo mito: le nausee ti colpiscono in qualsiasi momento della giornata in cui tu non abbia altro a cui pensare.
Esatto, proprio quando ti rilassi.
Appena il tuo cervello stacca da quello che stà facendo e comincia a divagare...zac...ti viene inspiegabilmente voglia di vomitare Pasqua '98!
Una vera fregatura vi assicuro.
In ogni caso, non era con questo argomento sicuramente poco carino che volevo annoiarvi oggi.
In verità volevo porre un quesito.

Con l'ultima trovata di Facebook, ognuno doveva/poteva cambiare la foto del proprio profilo con una di un cartone animato particolarmente amato da piccolo, oppure con una foto in età infantile.
Bene, c'è stata l'invasione delle guerriere Sailor.
Un sacco di ragazze hanno scelto un'immagine ripresa dal famoso cartone animato.

Niente in contrario, anzi, ma non capisco cosa avesse di così speciale quel manga.
Credo di aver visto due puntate della serie televisiva ai tempi delle medie e devo dire non hanno suscitato il mio interesse.
Chissà, forse sono io che non ci arrivo, tant'è che lo chiedo a voi: Cosa lo rendeva così amato da tutti...tranne che dalla sottoscritta?!

Dal canto mio, tanto per essere pecora fra le pecore, ho cambiato la mia immagine con quella del Looney Tunes.
A conti fatti, forse sono stati gli unici ad essermi veramente piaciuti non solo all'epoca, ma ancora oggi!

giovedì 18 novembre 2010

A cup of...coffee!

Per il 90% dei comuni mortali è la cosa più naturale del mondo.
Neanche a dirlo per me non è così.
Sì, perchè bere il caffè la mattina, è considerato un rito sacro per un sacco di gente! Sembra che se non lo fai, non riuscirai mai a scrollarti di dosso quella maledetta svogliatezza che avvolge alle prime luci dell'alba.
Con me non funziona proprio così.
Senza caffeina vivo benissimo e per scrollarmi di dosso la sonnolenza, all'occorenza, opto per rinvigorente brano degli Skunk anansies a palla nel lettore mp3.
E sono anche affari tuoi! Vi direte...
Sì certo, verissimo!
Solo che stamattina per riuscire a farmi prelevare quelle cinque (e dico CINQUE!!) fialette di sangue per le ennesime analisi, dopo quattro (e non sò se avete presente...QUATTRO!!) tentativi andati a vuoto, in barba alle disposizioni che impongono il diguino, mi hanno spedito a prendere un caffè...
L'estremo tentativo escogitato dalle infermiere per riuscire ad alzare la pressione sanguigna è riuscito perfettamente, solo che adesso sono sveglia come, se non più, di un grillo in piena estate e con un lieve mal di testa di fondo.
Stasera non riuscirò a prendere sonno in tempi ragionevoli e per questo sfracellerò le palle alla dolce metà!

E pensare che le analisi le dovrò fare circa una volta al mese....roba da diventare caffeinomani oppure single!

mercoledì 17 novembre 2010

Il Paese del Sole

Tra quelle quattro parole di Ungherese che ricordo c'è la parola Italia.
Italia in Ungherese si dice Olaszország: Paese del Sole.
Una traduzione che mi era piaciuta molto.
Ma che posto è in verità l'Italia?

Che Paese è una Nazione in cui i giovani laureati si suicidano perchè, dopo anni e anni di vani tentativi, arrivano alla conclusione che non avranno nessun futuro nel mondo del lavoro?

Un Paese dove degli immigrati, per far valere i loro diritti di lavoratori, devono arrivare al punto di arrampicarsi su un gru e restarci per 15 girni.

Dove un' infermiera, per riuscire a riavere il proprio stipendio, decide di farsi togliere 150 milligrammi di sangue al giorno, per poi morire qualche giorno più tardi.

Dove una giornalista stà facendo lo sciopero della fame perchè, a trent'anni passati e dopo sette anni di precariato, si è vista portar via in posto di lavoro da un principiante qualsiasi perchè ad assumere lei, i costi sarebbero troppo alti.

Dare la possibilità crearsi un futuro avendo la sicurezza, o almeno la prospettiva, di un lavoro mi sembravano cose che uno Stato dovesse garantire ai suoi cittadini per forza.
Devo ricredermi.

Ma è proprio questa la società che volevamo, che abbiamo contribuito a creare?

E' proprio questa l'Italia che vogliamo per i nostri figli??

lunedì 15 novembre 2010

Forza Paola!

"Non posso pensare di aver buttato 7 anni della mia vita. A questo gioco non ci sto. Le regole sono sbagliate e vanno riscritte. Probabilmente farò un buco nell’acqua, ma devo almeno tentare. Perché se accetto in silenzio di essere trattata da giornalista di serie B, nessuno farà mai niente per considerarmi in modo diverso."

Sabato ha cominciato a non mangiare più, neppure a bere. Poi gli amici l’hanno convinta a ricominciare a bere, ma non ha smesso di fare lo sciopero della fame. In Italia non ci sono solo gli operai sulle gru. Paola Caruso è una giornalista e il diario della sua radicale forma di protesta sta diventando un caso anche sul Web.

Il suo blog, Diario di uno sciopero, è diventato in poche ore il simbolo della disperazione di un’intera generazione. A trent’anni passati da un pezzo, giornalista professionista, precaria da sette anni al Corriere della Sera, quando ha sperato finalmente in un posto in via Solferino e invece si è vista preferire uno studente di una scuola di giornalismo non ne ha potuto più.

http://paolacars.tumblr.com/

mercoledì 10 novembre 2010

One month ago...

X: "Ehi la finite di spingere!! Insomma là in fondo! Smettetela!"
Y: "E' sempre la stessa storia! Sembra di stare alle selezioni del Grande Fratello!"
X: "No...a me sembra più l'ingresso alla prova scritta di un concorso pubblico!"
Y: "Ma quanti saremo secondo te?!"
X: "Non lo sò di preciso! Però sò che se questo alla mia destra non la smette di sgomitare, lo atterro con un gancio destro!"
Y: "Rilassati. Non serve prenderesela più di tanto, in fondo, passerà il solito raccomandato. Tu corri, corri, ti dai da fare ma, nella maggior parte dei casi, è tutto inutile!"
X: "Su su non dire così! Magari questa volta tocca a te"
Y: "Lo pensi sul serio?!"
X: "Ma sì dai! E cosa ti manca?!"
Y: "Guarda... veramente non lo so..."
X: "Insomma, prendi quello lì alla tua sinistra"
Y: "Chi scusa?!"
X: "Quello lì! Con quell'espressione semi distrutta!"
Y: "Ah quello...beh in effetti..."
X: "Metti caso che tocchi proprio a lui, io penso che là dentro farebbe più danni che altro!"
Y: "Forse hai ragione! A proposito, quanto manca?"
X: " In verità dovremmo praticamente essere arrivati. Sì eccolo, lo vedo! Non è bellissimo?!"
Y:Già...ma pensare a quanta fatica fai per entrare in quell'affare così minuscolo, per poi essere dimenticato perchè dopo nove mesi, il tuo compito è finito..."
X: "Vedila così, se non fosse per te, fra qualche mese non vedremmo:
- i due imbecilli qua sopra girare per negozi di bambini con aria persa e sognate!
- Lei che si aggira alle ore più strane della notte in cerca di cibi che sà già che a casa non ha
- Lui che si allena cullando un cuscino
- litigate futili per cose ancora più inutili
Y: "Son soddisfazioni! Spero almeno che chi uscirà da qui fra nove mesi abbia il mio profilo!"

Mi piace immaginare così quello che mi è successo un mese fa, ma di cui mi sono accorta solo ora...

martedì 9 novembre 2010

Sunrise....

Non è possibile!
Sono solo le 07.30 del mattino ed ho già quattro persone davanti.
Ma come fanno ad essere già in quattro se questo posto è aperto da 0,30 secondi?!
Dormono qua dentro?!
Piantano le tende giù in strada?!
Mah...
Mi rassegno a fare la fila davanti all'accettazione.
La segretaria il giorno prima mi ha detto di portare il foglio con la richiesta del medico curante e così ho fatto...credo...
Accidenti! Dove ho messo il foglio??
Rovisto in borsa e saltano fuori in ordine sparso: un sassolino che avevo preso sulla spiaggia in costa azzurra quest'estate, una cartolina del Sud Africa mai spedita, mp3, scontrini vari, cellullare, mascara(?!!)-questo non so neanche io come c'è finito visto che non mi trucco praticamente mai - fortunatamente in fondo a tutto trovo anche la carta del medico!!

La fila procede...OTTIMO!
Ho una sola persona davanti a me ormai...già una persona sola...
Peccato che quest'individuo sulla cinquantina ci metta ben dieci minuti per disbrigare le sue analisi.
Arriva finalmente il mio turno....almeno per quanto riguarda l'accettazione:
"Sono 21€ signora!"
COOOOOME?! 21€ per farti ciucciare via una fialetta di sangue, mentre sei ancora assonnato e per giunta a digiuno???!!!
E' veramente un furto!!
Ma non ho voglia di fare polemiche, sono solo le 07.50 del mattino.
Pago e mi rimetto in fila...la seconda della giornata...
Dopo circa cinque minuti arriva l'infermiera che mi fa accomodare in uno stanzino veramente, ma veramente piccolo!
Come al solito ci vogliono almeno due tentativi prima che le mie vene si decidano a collaborare.
Come al solito la giovane infermiera di turno mi guarda e SI guarda preoccupata: evidentemente all'università le hanno detto che fare un prelievo è un gioco da ragazzi, quindi, perchè adesso non ci riesce?!
Non le stò a spiegare che con me è normale perchè ho la pressione sotto i piedi, nello sconforto generale, viene chiamata la collega più anziana.
Arriva una signora di mezz'età che sembra abbastanza infastidita da tutto il resto del mondo.
Mi afferra il braccio destro e, senza proferire parola, mi conficca l'ago in vena...
"Non mi sembrava così difficile no?"
La giovane infermiera la guarda ammirata.....io divento pallida di colpo....

Quando il buon giorno si vede dal mattino...

lunedì 8 novembre 2010

Munch

Di Munch sapevo quel poco che avevo studiato a scuola durante le ore di storia dell'arte.
Fondamentalmente l'ho sempre considerato un artista depresso o giù di lì, anche perchè vorrei vedere voi a vivere in quelle fredde lande nordiche...
E invece....
E invece la visita di sabato a Villa Manin, alla mostra dedicata a lui ed i suoi conterranei colleghi, mi è piaciuta un sacco!
Per carità non è come andare a vedere i quadri di Van Gogh o Picasso, ma devo dire che questa pittura nordica ha un suo fascino tutto particolare.
Suddivisa per Nazioni, la mostra espone al suo interno opere di artisti Danesi, Finlandesi, Svedesi, Norvegesi, ed infine, le ultime sale sono dedicate a lui: Edvard Munch.
Dei colleghi di Munch, le opere che mi hanno colpito di più, sono state quelle in cui viene sottolineato il rapporto fra l'uomo e la Natura perchè, il modo di rappresentarlo di questi artisti, è veramente spettacolare!!
Il gioco di luci e ombre, le grandi cascate, gli immensi prati, le sfumature di colore sulle fronde degli alberi...veramente sublime!

Alcuni dipinti invece mi hanno addirittura inquietata, soprattutto quelle opere che tentavano di trasmettere la sconvelgente tristezza che scaturisce dalla solitudine...
I volti cupi, le luci soffuse, la trasposizione su tela delle lunghe e fredde giornate invernali, mi hanno lasciato un vago senso... di inquietudine appunto.

Di Munch sono esposte 35 opere, il famigerato Urlo non è presente, ma ce ne sono altre di altrettanto valore e bellezza.
Leggendo la sua biografia ho scoperto un sacco di cose che non sapevo su questo eccentrico artista, cose che però, mi hanno fatto capire almeno in parte il significato di quei tratti a matita, di quegli schizzi così tormentati!

giovedì 4 novembre 2010

Osterreich

La traduzione letterale di "Osterreich" sarebbe "Regno dell'est".
In verità in tedesco si traduce semplicemente "Austria".
E chi se ne frega?! direte voi.
Vabbè, volevo solo acculturarvi un pò! E comunque potreste dimostrare un pò più di interesse verso queste cicche di cultura!
Tutto questo per dire che ieri sono stata a Lubiana.

Lubiana è una delle più importanti capitali dell'est Europa, ma siccome è ad un'ora e mezza di auto da casa mia, da queste parti si tende a snobbarla un pò.
Ho una malsana passione per le città dell'est Europa e quindi, anche questa capitale, è stata subito annoverata tra quelle che mi hanno colpito di più.
Sarà per il suo castello, o per il suo centro storico, a me Lubiana è piaciuta proprio tanto!

Ma perchè questa spiccata simpatia per delle città fredde per gran parte dell'anno, in cui si parlano lingue di difficile comprensione?

Credo che tutto sia cominciato quando i miei genitori mi hanno portata per la prima volta a visitare Vienna, alla tenera età di otto anni.
Non si sa bene per quale assurdo motivo ma le sue vie, le sue piazze, i suoi castelli, mi hanno folgorata!
Dopo quella prima gita, ci sono tornata altre cinque volte, ed ogni volta è sempre apparsa bellissima ai miei occhi.
Non soddisfatta, negli ultimi anni ho visitato le altre capitali dell'"Osterreich":
Praga, Budapest, Berlino, Lubiana hanno avuto tutte lo stesso medesimo effetto su di me...me ne sono innamorata!

Insomma questo Regno dell'Est ci piace proprio tanto!!

martedì 2 novembre 2010

Il Passato...

E' una curiosa creatura il passato
Ed a guardarlo in viso
Si può approdare all'estasi
O alla disperazione.

Se qualcuno l'incontra disarmato,
Presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
Possono ancora uccidere!

- Emily Dickinson